I piatti sono delle stoviglie di forma generalmente circolare (ma ne esistono quadrati, rettangolari, ovali…), in porcellana o ceramica, utilizzati sia per servire che per consumare le vivande a tavola. Più i piatti sono semplici, più sono considerati eleganti, dal momento che il loro compito non è solo quello di contenere il cibo, ma anche quello di esaltarne le caratteristiche cromatiche. Per questo motivo, nella tradizione europea il colore classico dei piatti è il bianco e sempre per questo motivo la preparazione di tutte le ricette messe a punto dalla grande cucina dà per scontato che si usino piatti bianchi.

Come dicevamo, oggi hanno fatto la loro comparsa sul mercato anche piatti colorati e di forme diverse, studiati per conferire maggior brio e vivacità all’apparecchiatura, possibilmente senza perderne in eleganza.

Detto questo, vediamo i vari tipi di piatti e piattini che dovrebbero esserci nelle nostre case.

Uno sguardo ai vari tipi di piatti e piattini

  • Piatto piano: è così chiamato perché è privo di concavità ed è adatto a tutte le pietanze, eccezion fatta per quelle liquide. Il diametro dei piatti piani varia dai 24 ai 28 centimetri. Piatti più grandi (in media fino a 30 centimetri) sono usati per il servizio degli antipasti, per la pizza e per altre pietanze; piatti più piccoli (piattini, sui 19 centimetri di diametro) sono utilizzati per la colazione, per il pane, l’insalata, la frutta, i dessert, ma anche come sottocoppa, con un tovagliolino o un centrino, per cocktail di crostacei, salsiere o coppe gelato.
  • Piatto fondo, o fondina; ha una concavità più accentuata e bordo rialzato; si usa per le minestre in brodo e i potages ed è leggermente più piccolo del piatto piano (siamo intorno ai 20-23 centimetri di diametro).
  • Piatto per asparagi: di forma allungata per permettere lo sgocciolamento dei liquidi di bollitura.
  • Piatto per lumache: di diametro ridotto, costruito in genere di acciaio e caratterizzato dalla presenza di sei o più fossette in cui si adagiano i molluschi cotti; si presenta sempre sul relativo sottopiatto.
  • Mezzaluna da insalata: è un piatto a forma di mezzaluna che si posiziona a sinistra del piatto e deve essere portato in tavola prima del secondo.
  • Piattino per il pane: ne abbiamo scritto sopra, a proposito dei piatti piani; sono posizionati in alto a sinistra del piatto e si usano per mettere a disposizione di ogni commensale la propria porzione di pane, ma anche per spezzarvelo sopra, evitando di sbriciolare poco elegantemente sulla tovaglia (si tenga presente che il pane non va mai tagliato con il coltello, ma rotto con le dita in piccoli bocconi da portare alla bocca). Pane e relativo piattino si tolgono dalla tavola prima dell’arrivo della frutta e del dessert.
  • Piatto segnaposto: è usato principalmente a scopo decorativo per indicare la posizione del coperto. Di diametro maggiore del piatto piano (32-33 centimetri) è tradizionalmente d’argento, ma può essere anche in silver plate, acciaio inossidabile o porcellana, e recentemente anche in paglia o vimini. Il sottopiatto rimane sulla tavola durante tutto il servizio, fino a quando davanti al commensale viene appoggiato il piattino da frutta o da dessert. Per evitare rumori, ma anche per non graffiare l’argento, di solito lo si protegge con un centrino.

Ci sono poi altre tipologie di piatti, su cui vale la pena di soffermarsi.

  • Piatto di servizio (o piatto da portata): particolare tipo di piatto usato per disporre le pietanze da portare in tavola. Di dimensioni maggiori rispetto ai comuni piatti da tavola, può essere rotondo oppure ovale; i materiali spaziano dalla ceramica, al vetro, all’argento a seconda del servizio di piatti che si utilizza e del tipo di pranzo (formale o informale). Nelle cene formali il piatto da portata di presenta sempre alla sinistra del commensale.
  • Piatto girevole (o portavivande girevole o ancora lazy Susan): in legno, vetro o acciaio inossidabile, tra i 40 e i 70 centimetri di diametro, appoggiato su una base provvista di cuscinetti a sfere. Collocato al centro di tavole particolarmente ampie, permette ai commensali di servirsi con facilità dai diversi piatti di portata, facendo girare il vassoio. L’espressione “lazy Susan” deriva, secondo la tradizione, dal nome di un’eccentrica signora inglese, Susan Bialystoker, vissuta a Londra a metà dell’Ottocento, che era talmente pigra (lazy, appunto) da passare gran parte della giornata a letto e, per non dover allungare le braccia per servirsi delle pietanze, fece inventare questo vassoio girevole.
  • Piatto porta torta (o semplicemente porta torta): di materiale vario è, in pratica, un contenitore per trasportare le torte senza il pericolo di danneggiarle.
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ultimo aggiornamento: 04-06-2014