Oggi il nostro post che gira intorno e dentro il mondo del cinema, esplorandone le parti più golose, è incentrato su quelli che potremmo chiamare ‘film al cucchiaio’, semplicemente perché nelle loro sequenze appare qualche specialità che proprio con il cucchiaio può essere servita o gustata.

Il panorama è come al solito ampio, perché va da un classico intramontabile della cucina napoletana, il ragù, con cui condire ogni formato di pasta si voglia – tanto è buono comunque – alla sua versione toscana, arricchita di carne locale e funghi porcini. Ma al cucchiaio si possono preparare anche molti dolci, dalle creme come la chantilly inventata dal valente cuoco d’oltralpe Vatel, fino alla cioccolata calda portatrice di gioie e dolori e perfino la créme brulée, ancora straordinariamente francese, che non potremo che trovare nei menu sotto la dicitura ‘dessert al cucchiaio’.

Sabato, domenica e lunedì

Il ragù viene bene solo se lo si prepara per qualcuno che si ama, parola di Luciano De Crescenzo. Ma ci crediamo anche noi, dopo aver visto questo film con l’incarnazione di Napoli – alias Sofia Loren – matriarca della famiglia Priore, che troviamo tutta intenta, il sabato pomeriggio, a preparare il suo proverbiale ragù destinato al pranzo della domenica. Stavolta, però, sono stati invitati anche i coniugi Ianniello, un po’ troppo invadenti… il nervosismo sublima e il pranzo viene mandato all’aria dalle gelosie immotivate del capofamiglia… meno male che poi arriva il lunedì con tutte le sue riflessioni e i suoi ripensamenti… e poi il ragù è ancora buono!

Hereafter

Storie di sopravvissuti e sopravviventi al terribile tsunami che ormai dieci anni fa sconvolse il sudest asiatico portando morte e distruzione che si trascinano da anni. Tra i protagonisti c’è il solitario George, la cui vita cambierà grazie all’incontro con Melanine a un corso di cucina italiana. Tra luccicanza, preveggenza e occhieggiate al paranormale, imparano a preparare un perfetto ragù alla toscana, anche detto ‘sugo antico’ il cui segreto è la presenza dei funghi porcini che rosolano assieme alla carne e al pomodoro.

Vatel

Unendo sapientemente panna montata e crema pasticcera, il celeberrimo chef alla corte del principe di Condé, Vatel, morto suicida nel 1761, inventa un dessert clamoroso e destinato a essere tramandato nei secoli dei secoli (fatte salve le fragoline di bosco o meno) in occasione della visita di Re Luigi XIV proprio nella località di Chantilly che darà il nome a questa superba salsa dolce, ideale per torte, biscotti e farciture varie, ma che nessuno disdegnerebbe di mangiare così: a cucchiaiate…

Grazie per la cioccolata

La cioccolata al cucchiaio corrobora, scalda il cuore, rinfranca, consola (ingrassa), ma non sempre… accade il contrario in questo capolavoro di Chabrol, in cui è invece simbolo di morte e di distruzione della famiglia, di devastazione negli affetti più cari, quando il loro delicato equilibrio viene sconvolto dall’arrivo di Jeanne. Da non dimenticare che la famiglia che gira intorno a Mika è anche titolare di una fabbrica che produce proprio cioccolato…

Il meraviglioso mondo di Amelie

Forse il dolce al cucchiaio più famoso del cinema contemporaneo: Amelie è una giovane e dotata cameriera di Montmartre, campionessa nell’affrontare la vita con leggerezza e nel guardare gli altri e il mondo attraverso una lente d’ingrandimento tutta sua. E tutti suoi e stravaganti sono anche i piccoli piaceri che ogni tanto si concede, come rompere la crosticina di una fumante creme brulee, appunto, con il cucchiaio…

Foto | Pink Sherbet Photography

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ultimo aggiornamento: 06-02-2015