Non possiamo non iniziare il post sul cinema di oggi senza citare il film di Carlo Vanzina che ci ha ispirato questo titolo: ˝Il pranzo della domenica˝, in cui il regista rievoca le esperienze della propria infanzia, quando dalla nonna Franca, da brava romana, non mancavano mai gli gnocchi al semolino conditi con burro e parmigiano, come vuole la tradizione.

Ma poi, sullˈargomento, ci viene in aiuto anche un bel film francese intitolato ˝Una domenica in campagna˝ e ambientato nei primi anni del Novecento, quando tra i piccoli piaceri che si concedeva una famiglia borghese cˈera quello di organizzare tutti insieme una bella merenda sullˈerba gustando una dolce fetta di torta di mele.

È una festa in famiglia un poˈ sui generis anche Festen, film danese di cui tanto si parlò 20 anni fa e che inquadra la domenica di una famiglia ricca e numerosa, riunita in occasione del 60° compleanno del patriarca. A un centro punto, davanti a uno squisito e fumante potage di verdure, il figlio Christian si alza per un brindisi. Tutti credono sia in onore del padre, invece il rampollo lo accusa di aver abusato di lui e della gemella Linda (morta suicida un anno prima) quando erano piccoli. È ovviamente lˈinizio della fine…

Infine, si ritrovano a tavola ogni weekend anche gli amici e coinquilini assassini di ˝Una cena quasi perfetta˝, nella loro grande casa sullˈautostrada. Tutto ha inizio per caso: uno di loro offre ospitalità a un camionista che gli aveva dato un passaggio, ma durante la cena questi rivela le proprie posizioni neonaziste, la discussione degenera e il camionista, per sbaglio, viene ucciso. È allora che ci prendono gusto e decidono, settimana dopo settimana, di fare ˈpiazza pulitaˈ di tutti i membri della comunità che a loro modo di vedere hanno idee ˝discutibili˝. Il cocktail mortale della banda è cianuro e vino bianco, ma almeno sono morti a stomaco pieno…

Foto | listal.com

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ultimo aggiornamento: 04-12-2015