La ricetta originale del pangiallo ci regala un dolce romano tipico del periodo natalizio che sarebbe un vero peccato non preparare, non fosse altro che per avere la possibilità di sentire il profumo unico sprigionato dal pane a seguito di cottura in tutta la cucina. Alto e dalla forma tondeggiante, il pangiallo romano si realizza con frutta secca, miele cacao e tanto altro. Come molti dolci tipici di Natale provenienti dalla tradizione regionale, anche questo è molto ricco: è un tripudio di mandorle, noci, nocciole, uvetta e tante, ma tante, calorie.

La storia del pangiallo fonda le proprie radici già al tempo dell’antica Roma imperiale: compare nella raccolta di ricette di un gastronomo dell’epoca. Successivamente, poi, si instaurò l’usanza di regalarlo a Natale. Le origini del suo nome, invece, derivano dall’antica abitudine di spennellarne la superficie con acqua addizionata con lo zafferano – sostituibile con un tuorlo – responsabile del suo colore.

Molti si chiedono quale sia la differenza tra pangiallo e panpepato: molto semplice, quest’ultimo contiene del pepe nero e varia, di poco, anche negli ingredienti.

Ingredienti

500 gr di uva sultanina
1/2 noce moscata
200 gr di noci sgusciate
150 gr di nocciole sgusciate
150 gr di mandorle sgusciate
500 gr di miele
farina q.b.
250 gr di canditi misti
500 gr di cioccolata fondente grattugiata e a pezzi
100 gr di cacao amaro
scorza di un’arancia

Preparazione

Versate il miele all’interno di una ciotola e fatelo sciogliere a bagnomaria. Effettuata tale operazione, versate tutti gli ingredienti – ad eccezione della farina – in una terrina abbastanza capiente ed unite il miele. Ottenuto un composto piuttosto umido, unite tanta farina quanta ne basta per dare vita ad un impasto morbido ed omogeneo. Adesso create delle pagnotte del diametro di circa 30 cm e dell’altezza di 15 e fatele riposare su una teglia rivestita di carta forno fino a quando si saranno bene compattate (effettuate tale operazione la sera precedente). Il mattino successivo, infornate il pangiallo a 160/180°C per circa 15 minuti.

Via | Terredibenessere
Photo | Pinterest di Ilpastonudo

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ultimo aggiornamento: 05-12-2018