Tra Piemonte e Puglia c’è stato un maxi sequestro di legumi, lenticchie e cereali, per un totale di più di 20 tonnellate di prodotti che provenivano dalla Cina e dall’Egitto ed erano spacciati per italiani. Un’operazione partita da Torino e condotta dai Baschi Verdi della Guardia di finanzia che ha portato a 24 denunce, il sequestro della merce e dei macchinari e che si è estesa anche in alcuni maxi magazzini in Lombardia, nel milanese, e anche in Puglia.

Chi è abituato a controllare le etichette dei prodotti prima di acquistarli, sa benissimo che trovare delle lenticchie che non provengono dal Canada o da altri Paesi lontani non è affatto facile. Quando si trovano coltivate in Italia il prezzo è spesso abbastanza più alto rispetto a quelle canadesi, ma credo che poi in fin dei conti quei soldini in più si spendono volentieri, se si ha la certezza di mangiare un prodotto qualitativamente superiore o che, quanto meno, non ha viaggiato per il globo, prima di arrivare sulle nostre tavole. Fa rabbia scoprire che dietro le lenticchie, vari cereali e legumi, denominate come italiane e per di più di Altamura, c’è una frode alimentare di proporzioni enormi con merce scadente importata da Canada, Cina, Argentina ed Egitto e venduta per italiana.

Le indagini sono partite da Torino e in particolare da una macelleria gestita da tre imprenditori marocchini che si trova in zona Porta Palazzo, le indagini hanno portato alla scoperta della rete dell’organizzazione che era ben piazzata a Torino tra Porta Palazzo, Barriera di Milano e San Salvario, ma che si era estesa anche a Rozzano, in provincia di Milano, e a Bari, proprio ad Altamura.

Ad Altamura i finanzieri hanno sequestrato 3 tonnellate di alimenti e 40.000 le confezioni pre-imballate pronte per essere messe in commercio come prodotto dell’eccellenza italiano.

Foto | pixabay
via | repubblica

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ultimo aggiornamento: 13-05-2019