Forse non tutti lo sanno ma le seadas (note anche con il nome di sebadas o sabadas), famoso ed apprezzato dolce sardo caratterizzato da una sfoglia farcita con formaggio, erano originariamente considerate un secondo piatto. Oggi, grazie al sapore dolciastro regalato dallo zucchero in combinazione con il miele, sono pronte ad allietare il palato a fine pasto.

La ricetta originale nuorese trae origine dai festeggiamenti effettuati in primavera in occasione del ritorno a casa dei pastori rimasti lontani tutto l’inverno, al seguito del proprio gregge.


Nonostante le seadas possano essere aromatizzate sia con la scorza di arancia che di limone, su una cosa non si discute: il tipo di formaggio da utilizzare come ripieno, ovvero il pecorino sardo fresco con quattro o cinque giorni di stagionatura.

Ingredienti

Per la sfoglia
500 gr di farina 00
500 gr di semola sarda rimacinata
200 gr di strutto
1 pizzico di sale
acqua qb

Per il ripieno
800 gr di formaggio fresco di pecora
scorza grattugiata di 2 arance e 2 limoni
1 cucchiaio di semola
miele o zucchero
olio di semi per la frittura

Procedimento

Lasciare il formaggio di pecora fuori dal frigo per almeno due giorni. Trascorso tale lasso di tempo trasferirlo, dopo averlo tagliato a pezzetti, in una casseruola insieme ad un filo di acqua, ad un cucchiaio di semola e alla scorza grattugiata dell’arancia e/o del limone. Farlo fondere su fiamma dolce. Una volta tiepido lavorarlo con le mani creando dei dischetti.

Preparare la sfoglia: versare entrambe le farine in una ciotola, creare una fontana e porre al centro lo strutto ed il sale. Iniziare a mescolare unendo a filo l’acqua, tanta quanta ne basta per ottenere un composto liscio ed elastico. Creare una palla, coprirla e farla riposare in frigo per 30 minuti

Adesso stendere la pasta con il mattarello e ricavare dei dischi di circa 8 cm di diametro. Porre sulla metà degli stessi un dischetto di formaggio fuso e completare sovrapponendo quelli rimasti. Sigillare bene i bordi e fare friggere in olio di semi caldo. Completare con miele o zucchero a piacere.

Via | Sardegnainblog

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ultimo aggiornamento: 21-03-2017