
Il dolce mattone di Orietta Berti piacerà a tutti in casa (Foto IG @bertiorietta - gustoblog.it)
Il dolce mattone emiliano conquista Instagram grazie a Orietta Berti: una ricetta semplice e golosa che profuma di tradizione.
In un mondo dove le tendenze culinarie cambiano alla velocità di uno scroll, ci sono ricette che resistono. Anzi, tornano. E quando a riportarle alla ribalta è una voce amatissima come quella di Orietta Berti, il successo è praticamente garantito.
Proprio così: la cantante, diventata ormai anche una presenza fissa e ironica sui social, ha condiviso con i suoi follower la preparazione di uno dei dolci più tipici e casalinghi dell’Emilia-Romagna. Stiamo parlando del dolce mattone, chiamato così proprio per la sua forma compatta e la consistenza densa, che ricorda un mattoncino… ma tutto da mordere.
Come realizzare il dolce mattone di Orietta Berti
Il dolce mattone è uno di quei dessert che si tramandano di generazione in generazione, preparato dalle nonne nelle case di campagna, servito nei pranzi della domenica o nelle feste in famiglia. È semplice, rustico, senza fronzoli, ma con un sapore che resta in testa e nel cuore. Ed è proprio questo il segreto: una ricetta che non ha bisogno di effetti speciali, solo di ingredienti buoni e di una preparazione fatta con calma e attenzione.
Orietta, tra una risata e un aneddoto, ha mostrato passo dopo passo come realizzarlo. E la cosa bella è che non serve essere pasticceri esperti. Bastano pochi ingredienti e un po’ di manualità. La base è fatta di burro – ben 300 grammi, ma attenzione, deve essere a temperatura ambiente – che va montato insieme a 200 grammi di zucchero a velo. Qui bisogna avere pazienza, perché il composto deve diventare chiaro e spumoso. Solo a quel punto si aggiungono quattro tuorli d’uovo, uno alla volta, mescolando bene per incorporarli. La crema assume così una consistenza vellutata, quasi da mousse.

Poi arriva il momento del cacao: 50 grammi di polvere amara che vanno setacciati direttamente nella crema e amalgamati con delicatezza. Il colore cambia subito, diventando scuro e goloso, mentre il profumo comincia a farsi importante. A parte, si prepara una bagna a base di caffè e Sassolino – tipico liquore all’anice, anche questo profondamente emiliano. La dose? Quattro tazzine di caffè mescolate con due, massimo quattro tazzine di Sassolino, a seconda del gusto e della tolleranza personale. Il risultato sarà una miscela profumatissima, decisa ma non invadente.
A questo punto entrano in gioco i biscotti secchi, 375 grammi in tutto, che vanno intinti rapidamente nella bagna e disposti a strati. Ogni strato di biscotti viene ricoperto con la crema al burro e cacao, alternando fino a esaurimento degli ingredienti. Si costruisce così, strato dopo strato, il vero “mattone”. La parte finale è fondamentale: una notte in frigo, ben coperto, per far sì che tutti i sapori si amalgamino e il dolce raggiunga la consistenza giusta.
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Il risultato è un dolce compatto, profondo nei sapori, con la dolcezza della crema che si sposa perfettamente con l’amaro del caffè e il profumo dell’anice. Un dessert che sa di casa, di Emilia, di ricordi. Orietta Berti l’ha proposto con la naturalezza di chi queste cose le conosce da sempre. E forse è proprio questo il bello: riscoprire che anche in mezzo alle mille novità, a volte basta un vecchio quaderno di ricette per ritrovare il gusto autentico delle cose buone.