
L'antica ricetta gustosissima - gustoblog.it
Si tratta di un piatto che rifletteva l’etica delle comunità contadine, il cui lavoro duro era spesso sottovalutato.
Il Moretum è un piatto affascinante che rappresenta un vero e proprio tesoro della cucina dell’antica Roma, in particolare del sito archeologico di Pompei.
Questa preparazione, considerata un antenato dei moderni pesti, racchiude in sé la semplicità e la ricchezza della tradizione culinaria romana, rendendola un’opzione ideale per chi cerca un pasto veloce ma ricco di sapore e storia.
Origini e ingredienti del Moretum
Il Moretum è un preparato che si faceva principalmente con formaggio, erbe aromatiche e aglio, ingredienti facilmente reperibili per le classi meno abbienti dell’epoca. La sua preparazione avveniva senza l’ausilio di utensili complessi, rendendolo un piatto accessibile a chiunque. Questo aspetto lo rendeva un alimento pratico e nutriente, perfetto per chi trascorreva lunghe ore nei campi.
Gli ingredienti fondamentali per un buon Moretum includono 200 g di formaggio pecorino fresco, uno spicchio d’aglio, un mazzetto di erbe fresche (coriandolo, prezzemolo e menta), due cucchiai di olio d’oliva extra vergine e un cucchiaio di aceto, quest’ultimo opzionale. L’importanza della freschezza degli ingredienti non può essere sottovalutata: le erbe fresche conferiscono un aroma unico e un sapore vibrante al piatto, rendendolo indimenticabile.
La preparazione del Moretum
Preparare il Moretum è un processo semplice e veloce, che richiede solo circa 15 minuti. Per iniziare, bisogna pelare e tritare finemente l’aglio, quindi lavare le erbe ed asciugarle prima di tritarle grossolanamente. Successivamente, nel mortaio, si uniscono l’aglio e un pizzico di sale, pestandoli fino a ottenere una pasta omogenea. A questo punto, si aggiungono le erbe tritate e si continua a pestare, mescolando bene per amalgamare i sapori.

La fase successiva prevede l’aggiunta del formaggio pecorino tagliato a pezzetti. Questo ingrediente, con il suo sapore intenso e la sua cremosità, è fondamentale per la riuscita del piatto. Si continua a pestare fino a formare una massa compatta. Infine, si incorpora l’olio d’oliva e, se si desidera, anche l’aceto, mescolando fino a ottenere un composto spalmabile. Questo Moretum si serve tradizionalmente su fette di pane casereccio, che possono essere anche tostate per esaltarne il sapore.
Storia e curiosità sul Moretum
Il Moretum non è solo un piatto da gustare, ma anche una finestra sulla vita quotidiana nell’antica Roma. La preparazione di questo piatto è descritta nel poema “Moretum”, attribuito a Virgilio, che fornisce dettagli affascinanti su come i contadini romani si nutrivano. Questo poema non solo celebra la cucina, ma riflette anche le pratiche agricole e la cultura di un’epoca passata.
L’etimologia del termine “moretum” deriva dal latino e si riferisce al mortaio, l’utensile fondamentale per la preparazione del piatto. Questo aspetto evidenzia l’importanza della cucina manuale e della tradizione gastronomica, che si tramandava di generazione in generazione.
Inoltre, varianti del Moretum erano diffuse in tutto il Mediterraneo antico, con ingredienti e metodi di preparazione che variavano a seconda delle disponibilità locali, dimostrando così la versatilità e l’adattamento della cucina romana.
Il Moretum rappresentava non solo un pasto ma anche un simbolo della vita agricola, della laboriosità e della modestia. Questa ricetta, quindi, è un vero e proprio viaggio nel tempo, un modo per assaporare la storia e la cultura dell’antica Pompei, riportando in vita una tradizione culinaria che continua a conquistare i palati contemporanei. Non resta che provare questa delizia e lasciarsi trasportare dalla sua storia millenaria.