
Il corretto smaltimento dei gusci di vongole e cozze (www.gustoblog.it)
Dopo una gustosa cena a base di frutti di mare, sorge sempre una domanda comune ma spesso trascurata: dove si buttano i gusci?
È istintivo pensare che i gusci di vongole e cozze, residui di cibo, vadano conferiti nell’umido o nella frazione organica. Tuttavia, il materiale principale di cui sono costituiti i gusci è il carbonato di calcio, una sostanza che non è biodegradabile nel breve periodo e che potrebbe compromettere il ciclo di compostaggio.
Per questo motivo, salvo diverse disposizioni da parte del proprio Comune, i gusci di cozze e vongole devono essere smaltiti nella frazione indifferenziata, cioè nel rifiuto secco non riciclabile. Questo perché non rientrano né nella plastica, né nell’umido, né nella carta o nel vetro, e non possono essere trattati insieme agli scarti organici per evitare problemi nei processi di recupero.
Idee sostenibili per il riutilizzo dei gusci
Per chi desidera adottare soluzioni più ecologiche e creative, i gusci di cozze e vongole possono avere una seconda vita utile, evitando lo spreco e contribuendo alla sostenibilità ambientale.
- Giardinaggio: Tritati finemente, i gusci possono essere incorporati nel terreno come fertilizzante naturale. In questo modo, rilasciano lentamente minerali preziosi come il calcio, migliorando la qualità del suolo e favorendo la crescita delle piante, analogamente a quanto avviene con i gusci d’uovo.
- Fai-da-te e decorazioni: Per gli appassionati di artigianato o decorazione, i gusci puliti e asciugati al sole possono essere utilizzati per realizzare centrotavola estivi, cornici, segnaposto e portacandele. È fondamentale assicurarsi di eliminare ogni residuo organico per evitare cattivi odori.
- Applicazioni industriali e agricole: Nel settore agricolo, i gusci possono servire a correggere l’acidità del terreno o come integratori di calcio nei mangimi per pollame. Nel campo della bioedilizia, alcune imprese stanno sperimentando l’utilizzo dei gusci per rafforzare materiali da costruzione come piastrelle o mattoni, sfruttando la loro struttura robusta e naturale.

Le vongole lupino o vongole lupini, specie molto diffuse nel Mar Adriatico, sono apprezzate per la loro carne saporita e i valori nutrizionali. Si distinguono da altre tipologie come le vongole veraci o quelle da allevamento per dimensioni, sapore e caratteristiche del guscio.
Queste vongole si trovano su fondali sabbiosi fino a 12 metri di profondità e sono confezionate in reti che ne permettono la respirazione, mantenendole vive fino al consumo. Per conservarle, è consigliabile tenerle in frigorifero avvolte in un panno umido e consumarle entro pochi giorni dalla data di confezionamento. Prima della cottura, è importante pulirle accuratamente, lasciandole spurgare in acqua salata per alcune ore e risciacquandole ripetutamente per eliminare ogni residuo di sabbia.
La preparazione classica prevede la cottura in padella con olio extravergine di oliva, aglio e prezzemolo, a fuoco vivo, fino all’apertura dei gusci. Il sughetto ottenuto può essere utilizzato per condire primi piatti come linguine o spaghetti, zuppe e risotti.
Le cozze: aspetti biologici e uso culinario
Il mitilo mediterraneo (Mytilus galloprovincialis), comunemente chiamato cozza, è un mollusco bivalve diffuso in tutto il Mediterraneo, nel Mar Nero e lungo le coste atlantiche europee. Il suo guscio, composto da carbonato di calcio, si presenta esternamente di colore nero o nero-viola e internamente madreperlaceo.
Le cozze sono molto apprezzate per il loro sapore intenso e il loro alto contenuto proteico, oltre che per la presenza di nutrienti importanti come ferro, acidi grassi polinsaturi, selenio e vitamina E. Il loro consumo è diffuso in molte ricette tradizionali italiane, dalle impepate di cozze alle paste con sugo di cozze, fino alle preparazioni gratinate.
È fondamentale ricordare che, essendo filtratori, le cozze possono accumulare batteri o virus pericolosi se raccolte in acque inquinate; pertanto, si consiglia sempre la cottura completa, che deve garantire l’apertura dei gusci e l’eliminazione dei microrganismi nocivi, evitando il consumo crudo.