
Altroconsumo lancia l'allarme mozzarella (Foto Instagram - gustoblog.it)
Altroconsumo lancia l’allarme: una mozzarella molto diffusa nei supermercati italiani è stata bocciata, ce l’abbiamo quasi tutti in frigo.
Ogni tanto, tra uno scontrino e un’offerta speciale, arriva una notizia che scuote le abitudini quotidiane più radicate. Sì, perché quando si parla di mozzarella, non si scherza. È uno di quegli alimenti che finiscono nel carrello quasi senza pensarci, simbolo della spesa veloce e dell’idea di qualità che si dà per scontata.
Però stavolta Altroconsumo ha deciso di fare le pulci a uno dei prodotti più amati dagli italiani, e il risultato non è esattamente quello che ci si aspettava. Anzi, a dirla tutta, è un piccolo terremoto. Infatti, secondo l’indagine condotta dall’associazione dei consumatori, alcune delle mozzarelle più vendute nei supermercati italiani avrebbero mostrato risultati deludenti sotto diversi aspetti.
Altroconsumo denuncia: è questa la mozzarella peggiore
Dalla qualità delle materie prime fino al gusto, alla consistenza e all’etichettatura. Altroconsumo, che non è nuova a queste iniziative, ha messo in fila i vari marchi analizzati in una classifica dettagliata. E proprio in fondo a questa lista, con un punteggio che non lascia spazio a dubbi, troviamo la Bio Cansiglio.
Con un 46 su 100, la mozzarella Bio Cansiglio si prende la maglia nera. Una bocciatura piena, che pesa ancora di più considerando che si tratta di un prodotto venduto come “bio”, e che quindi dovrebbe garantire standard elevati. Prezzo medio per la confezione singola? Circa 2,20 euro. Ma a quanto pare, nemmeno il costo relativamente accessibile è riuscito a compensare le lacune sul piano qualitativo.

E non finisce qui. Perché nella parte bassa della classifica compaiono anche nomi storici, marchi che da sempre popolano i banchi frigo dei supermercati italiani. Granarolo, ad esempio, si ferma a un misero 51 su 100, nonostante un prezzo non proprio popolare, pari a circa 3,81 euro. Poco sopra troviamo Invernizzi Mozarì, che si attesta a 54, stessa valutazione ottenuta dalla Pettinicchio. A 59/100 si piazzano invece Spesotti Coop e Fior di Latte Esselunga. Insomma, la sorpresa non è solo nei punteggi bassi, ma anche nei nomi coinvolti.
Senza ombra di dubbio, questa classifica farà discutere. Anche perché siamo abituati ad associare certi marchi alla sicurezza alimentare, all’affidabilità, a una qualità che diamo quasi per scontata. E invece, quando si entra nei dettagli tecnici, emergono difetti che il consumatore medio difficilmente può percepire al primo morso.
Ora, è chiaro che questa non è una sentenza definitiva. Le classifiche cambiano, i prodotti si aggiornano, le aziende rispondono. Però è altrettanto vero che l’analisi di Altroconsumo accende una luce su un aspetto troppo spesso sottovalutato: non sempre ciò che è più venduto o più pubblicizzato corrisponde al meglio che si possa trovare sugli scaffali. E forse, la prossima volta che ci troveremo davanti al banco frigo, ci penseremo due volte prima di afferrare la “solita” mozzarella.