
Il super-frutto estivo che brucia calorie, stimola il collagene e ti mantiene giovane - gustoblog.it
Ricche di acqua, fibre e antiossidanti, le pesche aiutano il fegato, la pelle e la digestione. Scopri valori nutrizionali, benefici reali, controindicazioni e quante mangiarne al giorno.
Succose, dolci e presenti in ogni mercato d’estate, le pesche non sono solo un piacere per il palato, ma un alimento con proprietà sorprendenti. Oltre ad avere pochissime calorie, contengono antiossidanti, fibre e vitamine che sostengono diversi organi vitali. Aiutano a depurare il fegato, a migliorare la digestione, e perfino a stimolare la produzione di collagene nella pelle. Un frutto semplice, che può fare molto per il benessere quotidiano, soprattutto nei mesi più caldi.
Cosa fanno davvero al corpo (e perché sono uniche tra i frutti estivi)
Le pesche hanno un profilo nutrizionale che le rende adatte a tutti: basso contenuto di grassi, buona quantità di fibre, zuccheri ben bilanciati e una composizione acquosa pari all’88%. Mangiarne una o due al giorno — all’interno di una dieta variata — può portare benefici evidenti. Il fegato è uno degli organi che trae più vantaggio da questo frutto. Merito della vitamina C, del beta-carotene e dei polifenoli che contrastano l’infiammazione e lo stress ossidativo. Le fibre, agendo sull’intestino, aiutano a smaltire le tossine, riducendo il carico epatico. Per chi ha bisogno di depurarsi, inserirle in un piano alimentare equilibrato può essere una scelta strategica.

Anche la pelle ne guadagna. La vitamina C, combinata con il beta-carotene (precursore della vitamina A), contribuisce alla sintesi del collagene, protegge dai raggi UV e mantiene l’epidermide idratata e luminosa. Mangiare pesche con regolarità durante l’estate supporta la barriera cutanea nei momenti di maggiore esposizione al sole. Il contenuto di potassio, invece, sostiene la funzione cardiaca e aiuta a regolare la pressione arteriosa, rendendole un frutto adatto anche a chi deve controllare i valori cardiovascolari.
Calorie, zuccheri, quantità e possibili effetti indesiderati
Una pesca media pesa circa 150 grammi e fornisce tra le 55 e le 60 calorie, con 12 grammi di zuccheri naturali. Non provoca picchi glicemici rilevanti, soprattutto grazie alla presenza di fibre (1,5 g ogni 100 g), che rallentano l’assorbimento dei carboidrati. Chi segue una dieta standard può consumarne 1 o 2 al giorno senza problemi. Chi invece segue un’alimentazione a basso contenuto di zuccheri, o chi soffre di diabete, dovrebbe valutarne l’inserimento con un nutrizionista.
Le controindicazioni non sono frequenti, ma esistono. Alcune persone possono sviluppare allergie crociate, soprattutto se già sensibili a pollini o a frutti a nocciolo. In altri casi, mangiarne troppe in poco tempo può causare gonfiore o diarrea, a causa della fibra. Non sono effetti gravi, ma conviene tenerli in conto, soprattutto nei bambini o nelle persone con un intestino più sensibile. Il consiglio è inserirle nei pasti principali, o come spuntino a metà giornata, senza esagerare, preferendo pesche fresche e mature, meglio se di provenienza locale e senza trattamenti chimici aggressivi. Un modo originale per gustarle è provarle in una bruschetta con ricotta e menta: basta grigliarle, adagiarle su una fetta di pane con un po’ di ricotta fresca, qualche goccia di limone e qualche foglia aromatica. Una variante dolce e salata che valorizza sia il gusto sia i nutrienti.