
E' il secondo più sfizioso che possiate fare: impazziranno tutti per questi rotolini - gustoblog.it
Un secondo piatto semplice e saporito, nato in Andalusia, che unisce carne di maiale e prosciutto in un involtino dorato e irresistibile, perfetto per grandi e piccoli.
I cosiddetti rotolini panati hanno origini spagnole e prendono il nome di flamenquines de Córdoba. Si tratta di involtini di carne di maiale farciti con prosciutto, impanati e fritti fino a diventare croccanti. Un piatto che non richiede abilità da chef ma che riesce a sorprendere chiunque li assaggi. La loro semplicità li rende adatti a qualsiasi occasione: dalla cena veloce in famiglia ai pranzi della domenica. Non a caso sono molto apprezzati dai bambini, che restano conquistati dalla combinazione tra croccantezza esterna e ripieno saporito.
Ingredienti semplici per un piatto di tradizione spagnola
Per preparare questi rotolini bastano pochi ingredienti, facilmente reperibili. Si parte da fettine sottili di arista di maiale, che fungono da base, sulle quali viene adagiata una fetta di prosciutto crudo. Il procedimento è intuitivo: si arrotola la carne partendo da un’estremità, ottenendo piccoli involtini compatti. Una volta pronti, si procede alla fase più importante, quella della panatura. Il passaggio classico prevede tre step: prima si infarina il rotolino, poi lo si immerge nelle uova sbattute con un pizzico di sale, infine si ricopre con abbondante pangrattato. Per ottenere un risultato ancora più croccante, conviene ripetere il passaggio nell’uovo e nel pangrattato, creando un doppio strato di panatura che assicura una doratura uniforme.

La cottura avviene in abbondante olio caldo, a circa 160 gradi, fino a quando la superficie non assume un colore dorato e invitante. Dopo pochi minuti, i rotolini vanno scolati su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e serviti ancora caldi, quando la crosta è fragrante e il ripieno mantiene tutta la sua sapidità. Il piatto è un esempio di cucina tradizionale che si adatta facilmente anche a contesti moderni. Chi non ama il prosciutto crudo può sostituirlo con quello cotto, ottenendo un gusto più delicato. Altri scelgono di arricchirli con formaggi a pasta filata per un effetto filante che piace molto ai più piccoli. L’essenza della ricetta resta però sempre la stessa: pochi ingredienti, lavorazione rapida e un risultato capace di mettere d’accordo tutta la famiglia.
Varianti, consigli di cottura e perché piacciono così tanto ai bambini
Quello che rende unici i rotolini panati non è solo la croccantezza, ma anche la versatilità. Possono essere proposti come secondo piatto accompagnati da patate fritte, insalata fresca o verdure grigliate. Nelle famiglie spagnole sono spesso presenti nei pranzi di festa, ma la loro semplicità li rende perfetti anche come piatto da preparare durante la settimana. Chi desidera una versione più leggera può optare per la cottura in forno, spennellando i rotolini con un filo d’olio e lasciandoli cuocere fino a doratura. Il risultato sarà meno unto ma comunque croccante, con il vantaggio di una preparazione più digeribile. In alternativa, una friggitrice ad aria garantisce un buon compromesso tra croccantezza e leggerezza.
I bambini sono i primi estimatori di questa ricetta. La forma compatta e il sapore deciso li rende appetitosi anche per chi solitamente storce il naso davanti alla carne. L’incontro tra il gusto del prosciutto e la panatura dorata crea un contrasto che conquista facilmente. Non è raro che diventino un “must” nelle cucine di chi ha figli piccoli, perché sono rapidi da preparare e hanno un successo assicurato a tavola. Le possibilità di personalizzazione sono tante: oltre alla carne di maiale, si possono provare versioni con pollo o tacchino, magari farcite con formaggi cremosi o verdure sottili. Questo permette di adattare i rotolini ai gusti di chiunque, senza stravolgere la ricetta originale.
In ogni caso, che siano fritti, al forno o arricchiti da varianti creative, i rotolini panati restano una proposta conviviale e gustosa. Un piatto che dimostra come anche da una tradizione semplice possa nascere una ricetta capace di resistere nel tempo e conquistare generazioni diverse.