Dieta

Pasta, quante volte puoi mangiarla senza ingrassare? La risposta sorprendente dei nutrizionisti

Pasta, quante volte puoi mangiarlaPasta, quante volte puoi mangiarla senza ingrassare? La risposta sorprendente dei nutrizionisti - gustoblog.it

Gli esperti hanno chiarito un punto che riguarda uno degli alimenti più amati, e la risposta potrebbe ribaltare molte convinzioni diffuse.

La pasta, per molti italiani, non è soltanto un piatto ma un vero gesto quotidiano, un’abitudine che accompagna pranzi, cene e ricette stagionali. Eppure, intorno a questo alimento così semplice e radicato nella nostra cultura, ruota uno dei dubbi più frequenti legati alla dieta: mangiarla spesso può far ingrassare? Le opinioni sono sempre state contrastanti e, negli anni, si sono intrecciate credenze popolari e consigli più o meno fondati. La risposta degli esperti, però, sembra offrire una prospettiva diversa e molto più concreta.

Cosa suggeriscono davvero i nutrizionisti

La pasta è da sempre considerata la principale fonte di carboidrati dell’alimentazione mediterranea, e per questo molti tendono a limitarla, temendo che possa ostacolare il dimagrimento o compromettere il mantenimento del peso forma. In realtà, secondo quanto spiegato da una nutrizionista che ha affrontato l’argomento sui social, il problema non è la presenza della pasta nella dieta, ma il modo in cui viene consumata e soprattutto le quantità scelte ogni giorno.

La cultura italiana ci ha abituati a considerarla un pilastro dei pasti, indipendentemente dal tipo: di grano duro, di mais, di riso, integrale o presentata nelle sue varianti più fresche. Fredda, durante l’estate, ricca di ortaggi di stagione come pomodori, melanzane o zucchine; calda in inverno, con preparazioni tradizionali come pasta e patate o abbinata ai legumi. È un alimento estremamente versatile e, soprattutto, completo sotto diversi aspetti nutrizionali. Oltre ai carboidrati, infatti, fornisce sostanze utili al microbiota intestinale e rappresenta una delle fonti di energia più accessibili.

Secondo la nutrizionista, la pasta non fa ingrassare di per sé. Questo è un punto cruciale, perché ribalta l’idea che questo alimento sia incompatibile con il controllo calorico. A determinare l’impatto reale sulla bilancia è la quantità consumata e il tipo di condimento utilizzato. La professionista, nota su Instagram come @nutrizione_chiara, ha chiarito che i cereali come pasta, riso, farro e cous cous possono essere inseriti nella dieta quotidiana, purché si rispettino porzioni standard di circa 80 grammi. La stessa logica vale per il pane, di cui si consiglia un apporto giornaliero di circa 50 grammi. Diverso è il discorso per patate e sostitutivi del pane, alimenti da alternare una o due volte alla settimana.

Pasta, quante volte puoi mangiarla

Cosa suggeriscono davvero i nutrizionisti – gustoblog.it

Il vero segreto non è quindi eliminare la pasta, ma imparare a bilanciarla. Evitare condimenti eccessivamente grassi, scegliere ingredienti semplici e saper valutare ciò che si consuma nell’arco della giornata permette di gustarla anche ogni giorno senza influire negativamente sul peso. È un approccio che libera da inutili sensi di colpa e che restituisce alla pasta il suo ruolo centrale nella dieta mediterranea, riportandola alla dimensione naturale per cui è sempre stata apprezzata: una fonte di energia equilibrata, digeribile e perfetta per sostenere anche chi pratica attività fisica.

In definitiva, non è la pasta a rappresentare un problema, ma l’abitudine a considerarla un alimento da temere. Con le giuste porzioni e un minimo di attenzione, può essere presente in tavola ogni giorno senza alcun impatto indesiderato. Una buona notizia che molti aspettavano da tempo.

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