Ricette primi piatti

La lasagna di mia zia è imbattibile, ma quest’anno, con i trucchi dello chef, farò un figurone con tutti gli ospiti: ci vuole un attimo

LasagnaLa lasagna di mia zia è imbattibile, ma quest’anno, con i trucchi dello chef, farò un figurone con tutti gli ospiti: ci vuole un attimo - gustoblog.it

Le lasagne natalizie possono rovinarsi per 5 errori banali: ecco cosa non sbagliare per un piatto perfetto anche da riscaldare.

Preparare le lasagne a Natale è un classico intramontabile, ma anche i piatti più amati possono essere rovinati da errori banali che passano inosservati. C’è chi usa la teglia sbagliata, chi salta la precottura della sfoglia, chi taglia troppo in fretta: sono dettagli che cambiano il risultato, soprattutto quando si vuole portare in tavola una lasagna degna del giorno più atteso dell’anno.

La scelta della teglia, la pasta e la stratificazione: cosa controllare davvero

Le lasagne non sono tutte uguali. Chi le prepara spesso lo sa bene, eppure è proprio chi pensa di conoscerle a memoria che finisce per fare scelte sbagliate. Una delle prime è usare la teglia sbagliata: troppo piccola, troppo larga o troppo bassa. Una lasagna cotta in una teglia inadatta non cuoce in modo uniforme e può seccarsi sui bordi o restare cruda al centro. Meglio usare contenitori in vetro o ceramica, rettangolari, che permettano uno sviluppo corretto degli strati e una distribuzione del calore più dolce.

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La scelta della teglia, la pasta e la stratificazione: cosa controllare davvero – gustoblog.it

Un altro passaggio sottovalutato è la precottura della sfoglia. Alcune sfoglie industriali lo richiedono, altre no: ma affidarsi al caso è un rischio. Se la pasta è troppo asciutta o troppo spessa e viene inserita così com’è, anche con tanta besciamella o ragù, il risultato sarà una pasta cruda e dura. Bastano un paio di minuti in acqua bollente per rendere la lasagna più morbida e pronta alla cottura.

Chi prepara la lasagna a occhio spesso finisce per sovraccaricare gli strati. Ragù abbondante sopra, nulla in mezzo. O troppa besciamella, ma poca pasta. Il segreto è l’equilibrio: gli strati devono essere regolari, ben alternati, né troppo alti né troppo sottili. Ogni cucchiaiata deve contenere un pezzo di tutto. Quando manca questa armonia, la lasagna perde struttura e, nel piatto, si sfalda. Natale è il momento peggiore per scoprire che la propria lasagna non tiene il taglio.

Cottura, temperatura e riposo finale: qui si gioca tutto

Una volta montata, la lasagna entra nel suo momento decisivo: la cottura in forno. E proprio qui molti sbagliano. C’è chi imposta il forno troppo alto, convinto che basti dorare la superficie. Altri lasciano cuocere per troppo tempo o con troppa umidità. La temperatura ideale è 180 gradi, con un tempo che va dai 30 ai 40 minuti, ma c’è un accorgimento che fa la differenza: coprire con alluminio la teglia per i primi 20 minuti. Così si cuoce dentro senza bruciare sopra, e solo alla fine si scopre per ottenere la crosticina perfetta.

Ma l’errore più grave di tutti arriva dopo la cottura. Le lasagne non vanno tagliate subito, eppure molti lo fanno. Il profumo è irresistibile, ma bisogna saper aspettare. Quando sono appena sfornate, gli ingredienti sono ancora in fase di assestamento. Il calore interno continua a cuocere leggermente, e se si taglia prima dei 10-15 minuti di riposo, si rischia un disastro: la fetta non tiene, la besciamella cola, il piatto si sfalda. Aspettare pochi minuti in più salva tutto: gusto, forma e presentazione. La lasagna non ha bisogno di essere servita bollente per far bella figura: ha bisogno di essere coesa, compatta, profumata. Così fa il suo ingresso in tavola come regina del Natale.

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