C’è chi dice “mai prima dei tre anni” e chi, invece, “subito, appena smesso di allattare”: la questione su quale sia il momento giusto per proporre il latte vaccino ai nostri bambini è un’altra di quelle che fanno impazzire le mamme, letteralmente bombardate da centinaia di pareri diversi e consigli non richiesti.

Nel nostro piccolo, oggi cerchiamo di fare un po’ di sintesi con la chiarezza che – speriamo – ci caratterizza. Da quello che abbiamo appreso nelle nostre ricerche, la regola da seguire è: sì al latte vaccino, ma dopo i 12 mesi, magari diluito in proporzioni che certamente vi dirà il pediatra.

Ma perché? Non stiamo forse in questo modo ‘spingendo’ le formule (i latti artificiali nda)? Ebbene no, innanzitutto perché – come mi spiegò il mio pediatra appena portata a casa mia figlia dall’ospedale, dove mi avevano raccomandato con cura una certa marca, qualora avessi avuto bisogno della famigerata aggiunta – per ottenere la certificazione europea necessaria per essere commercializzato, ogni latte artificiale deve superare rigidi controlli, il che significa che in definitiva tutti hanno più o meno la stessa composizione, perciò non ce n’è uno migliore di un altro, ma solo marche che vanno di moda e altre meno conosciute.

Assodato questo, mi permetto di consigliarvi come criteri di scelta un latte biologico e magari economico, ma nella convinzione – peraltro condivisa dall’Oms e da molte altre autorevoli agenzie sanitarie – che questo, almeno nei primi sei mesi di vita, vada preferito al latte materno solo qualora il seno non sia disponibile per qualche ragione.

Torniamo al latte vaccino: ecco i perché del divieto di proporlo entro il primo anno di vita. Innanzitutto perché il latte della mucca, ricco com’è di proteine e sali minerali, potrebbe risultare poco digeribile per un bebé e rischierebbe di sovraccaricare di troppo lavoro i suoi delicati reni; al contrario, invece, contiene poco ferro e ferro a bassa assorbibilità, un elemento di cui i bambini hanno forte bisogno nel corso del primo anno di vita.

Inoltre, il latte vaccino – e non solo in casi di allergia manifesta – causa delle microemorragie gastrointestinali spesso invisibili, che potrebbero aumentare il rischio di anemia, che a sua volta avrebbe delle grosse ripercussioni sullo sviluppo psicomotorio e comportamentale del bambino. Ultimo ‘difetto’ del latte vaccino è la sua povertà di acidi grassi e di vitamine fondamentali per i piccoli, come la D che fissa il calcio nelle ossa, la A che rinforza la vista e protegge le mucose, la C che ha un’azione anti-infettiva e ancora una volta agevola l’assorbimento del ferro.

La scelta, quindi, appare una sola: dopo i sei mesi (se manca il latte di mamma) meglio un latte di proseguimento, da preparare con acqua oligominerale (anche qui: evitate quella del rubinetto) se scegliete la formula in polvere, meno costosa e meno deperibile di quello già pronto in forma liquida. Da qualche anno, infine, esistono in commercio anche tipi di latte destinati ai bambini dai 12 ai 36 mesi, chiamati ‘latti di crescita’: ecco, forse qui sì che si rischia di arricchire inutilmente i produttori, se il vostro piccolo non ha alcuna esigenza particolare…

Di seguito, per voi le ricette di alcune pappe lattee dolci e ‘salate’ che potete preparare ai vostri bimbi già dall’inizio dello svezzamento proprio con il latte di proseguimento: buon appetito!

Pappa lattea alle verdure gialle

Pappa alle verdure gialle

Ingredienti

    150 ml di latte di proseguimento
    3 cucchiai di crema multicereali istantanea
    ½ carota
    1 pezzetto di zucca
    olio e parmigiano q.b.

Preparazione

Raschiate la carota e tagliatela a tocchetti assieme alla zucca sbucciata e cuocete entrambe al vapore fino a che non saranno tenere. Passate il tutto all’omogeneizzatore.

Preparate il latte di proseguimento seguendo le istruzioni sulla confezione, lasciatelo intiepidire e versatelo nella ciotola dove avrete messo la crema istantanea.

Unite il passato di verdura, condite con olio e parmigiano e servite.

Semolino al prosciutto

Semolino al prosciutto

Ingredienti

    150 ml di latte di proseguimento
    50 g di prosciutto cotto senza polifosfati
    30 g di patata
    3 cucchiai di semolino

Preparazione

Sbucciate la patata e cuocetela al vapore con il prosciutto a dadini, quindi passate il tutto all’omogeneizzatore.

Preparate il latte di proseguimento seguendo le istruzioni sulla confezione, lasciatelo intiepidire e versatelo nella ciotola dove avrete messo il semolino.

Unite la crema di prosciutto e patata, condite con olio e parmigiano e servite.

Risolatte alla cannella

Risolatte alla cannella

Ingredienti

    150 ml di latte di proseguimento
    3 cucchiai di crema di riso
    una punta di cucchiaino di cannella in polvere

Preparazione

Preparate il latte di proseguimento seguendo le istruzioni sulla confezione, lasciatelo intiepidire e versatelo nella ciotola dove avrete messo la crema di riso. Polverizzate con la cannella, mescolate e servite.

Foto | nerissa’s ring
Foto | su-lin
Foto | panciapiena.com
Foto | Racchio

Dal latte di mamma al latte di mucca: un percorso in 12 mesi

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ultimo aggiornamento: 30-09-2014