L’Italia è famosa in tutto il mondo per le sue specialità: siamo grandi estimatori delle ricette che ci hanno consegnato i nostri antenati attraverso la tradizione.

E c’è un prodotto che negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza: la pinsa.

Ideale per pranzi, cene, merende o aperitivi golosi, ma com’era in origine? Molto diversa da quella che conosciamo oggi, ovviamente. Vi portiamo in un viaggio sensoriale attraverso il gusto, raccontando le origini della pinsa, retaggio dell’antica cultura culinaria contadina, e dando qualche idea per condire questo prodotto a casa.

Quali sono le origini della pinsa?

Nata nel Lazio, esattamente nei dintorni di Roma, è molto simile alla pizza, ma le origini sono ben differenti. Cosa ha spinto i contadini a realizzarla? Oggi siamo abituati ad acquistare la pinsa già pronta da condire e da mettere in forno, per un aperitivo veloce.

Ma, nel passato, i contadini dovevano fare i conti con la fatica di realizzare la farina stessa. Ogni grammo era importante e, sebbene le farine fossero destinate ai mercati, ciò che rimaneva d’avanzo veniva rielaborato per creare dei prodotti sostanziosi.

Così, ecco che, lavorando il tutto, si è giunti al prodotto che tutti conosciamo oggi, attraverso i secoli: la pinsa, che in origine era condita in modo molto leggero, con olio, sale e aromi, tra cui la salvia.

Questa delizia è così antica che viene citata persino nel VII libro dell’Eneide di Virgilio, dove si fa riferimento a una sorta di focaccia allungata. Figlia, dunque, dell’antichissima gastronomia contadina, oggi possiamo acquistare la base già pronta da condire a piacere.

Idee per condire la pinsa: 3 spunti veloci e gustosi

La base della pinsa è adatta e super versatile per ogni sapore o ingrediente. Dai gusti più delicati, come la combo con mortadella, pistacchi e stracciatella, fino a quelli più complessi e sostanziosi (scarola, olive, acciughe e uvetta), abbiamo pensato di dare degli spunti per condirla per un aperitivo davvero speciale insieme agli amici.

Mortadella, pistacchi e stracciatella

La “mortazza” – così chiamata dai romani – soprattutto se appena tagliata al coltello ha un gusto indimenticabile. E quale modo migliore se non abbinandola a pistacchi e stracciatella, sapori che si sposano alla perfezione? In alternativa, si può sostituire la stracciatella con la scamorza. O, volendo, provare la combo con gorgonzola e nocciole.

Scarola, olive, acciughe e uvetta

Questo è un condimento un po’ meno veloce rispetto al precedente, poiché la scarola va cotta in padella insieme all’uvetta e alle olive nere. Volendo, per un tocco in più, si può aggiungere un’acciuga. Come condimento finale, una manciata di pinoli precedentemente tostati. Una pinsa da destinare a un aperitivo più sostanzioso, magari in pieno inverno.

Salmone, stracciatella e rucola

E in estate? C’è decisamente voglia di cibi leggeri, non troppo impegnativi. Ecco perché la pinsa con salmone, stracciatella e rucola (o basilico, a seconda dei gusti personali). Si farcisce super facilmente e rinfresca il palato, e il sapore è decisamente stuzzicante.

Queste sono solo alcune delle idee per condire la base: possiamo prediligere anche alternative vegetariane, come con burrata e pomodorini confit, o vegane: una pinsa con verdure grigliate è buona in ogni stagione.

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ultimo aggiornamento: 29-05-2024