Expo 2015 – La Cina, a cui tutto il mondo guarda sempre più con interessa e timori – sarà presente all’Expo di Milano con un proprio padiglione che avrà per tema Terra di speranza, cibo per la vita. Alla base del Padiglione c’è un concept molto interessante: la terra nutre l’uomo dalle origini, la speranza è la prospettiva di un futuro in cui il cibo consenta la vita di tutti.
Spiegano gli ideatori del concept:
Lo scopo è ricordare la convinzione della filosofia cinese che “l’uomo è parte integrante della natura”, illustrare le tradizioni culturali e i progressi nei campi dell’agricoltura, presentare i grandi passi compiuti nell’uso razionale delle risorse per assicurare cibo a sufficienza, buono e salutare. Il filo conduttore è la ricerca di equilibrio tra gli esseri umani e l’ambiente, tra l’umanità e la natura. Il filo conduttore è la ricerca di equilibrio tra gli esseri umani e l’ambiente, tra l’umanità e la natura.
Il padiglione si snoda attorno a tre punti principali:
- Il dono della natura: illustra il processo del raccolto secondo il calendario cinese lunisolare e i cinque colori del suolo.
- Cibo per la vita: mostra il percorso produttivo del cibo, del tofu e di altri piatti, le Otto famose scuole di cucina cinese, la cultura del tè.
- Tecnologia e futuro: documenta i progressi scientifici, tra cui il riso ibrido del professor Yuan Longping, il riciclo in agricoltura, le tecniche per la tracciabilità, l’Internet delle cose.
La cucina cinese, come ben sappiamo, è una delle più grandi del mondo ed è basata du tre principi cardine:
- la povertà diffusa, che ha portato alla cottura nel wok;
- la compenetrazione tra filosofia, arte e alimentazione, motivo per cui in cucina va rispettato sempre l’equilibrio tra lo yin e lo yang;
- l’elaborata cucina imperiale, con un bagaglio di tre millenni, che ancora oggi fa nascere cuochi attenti Al creare piatti sempre nuovi e ricette spesso fantasiose.
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