Cucina romana: le fave dolci
Era un’ abitudine (che purtroppo sta lentamente scomparendo) di mamme e nonne preparare questi dolci (ultracalorici) a novembere, in corrispondenza del giorno dei morti.
Il nome non si riferisce solo alla forma dei dolcetti; pare infatti che già all’epoca dei Romani vi fosse la tradizione di mangiare le fave nel tempo della commemorazione dei defunti, che però avveniva in maggio e non in novembre.
La ricetta delle fave dolci è molto semplice: si impastano le mandorle tritate con lo zucchero, la farina, il burro, un uovo e la scorza di limone; il composto va poi diviso in pezzetti (simili a fave appunto) che verranno disposti su una teglia imburrata e di seguito infornati.
La foto è tratta dal sito: www.coltelliericette.com
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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