La bardana: un sostituto del caffè dai cento nomi
L’uso in cucina della bardana sta ormai scomparendo; eppure fino a pochi anni fa si utilizzavano svariate parti di questa pianta: la grossa radice, tostata e macinata era una valida alternativa al caffè; con i germogli più teneri invece è possibile preparare gustose insalate, indicate soprattutto per chi soffre di diabete, perché completamente prive di zuccheri.
Questa pianta è conosciuta, regionalmente, con i nomi più disparati: erba porcina, spinabuoi, cappellaccio, zecchitella… eppure forse l’appellativo più curioso è quello latino, Arctium lappa, che si rifà, a sua volta ad un’etimologia greca: da arktos, orso, e lambano, prendere o afferrare; quindi letteralmente potremmo tradurre: “che afferra come un orso”, con chiaro riferimento ai tenacei aculei dei fiori.
La foto è tratta dal sito: www.altavaltrebbia.net
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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