Cuochi e Chef
Jamie Oliver verso il fallimento: a rischio 25 ristoranti e 1300 dipendenti
Jamie Oliver verso il fallimento, il suo impero è in amministrazione controllata sotto la gestione della società di consulenza KPMG, a rischio 25 ristoranti e 1300 posti di lavoro.
Jamie Oliver è in bancarotta, il famoso celebrity-chef della tv è al collasso e da oggi tutta la sua attività è in amministrazione controllata sotto la gestione della società di consulenza KPMG. Sono anni che il business di Jamie Oliver galleggia tra altri e bassi, già qualche anno fa aveva chiuso aveva chiuso tanti ristoranti e licenziato circa 600 persone. Adesso pare proprio che lo chef sia arrivato alla resa dei conti: a rischio chiusura ci sono i 23 ristoranti italiani della catena Jamie’s Italian, il suo primissimo ristorante londinese Fifteen e la steak-house Barbecoa, per un totale di circa 1300 dipendenti che vedono traballare il loro posto di lavoro.
Jamie Oliver è stato un apri pista per il mondo food, ha cercato di portare i benefici della dieta mediterranea in quel di Londra, ci ha raccontato il cibo in modo bello, trendy e coinvolgente, ha ispirato milioni di food blogger, è stato in tv con programmi suoi, ha fondato una rivista e aperto varie catene di ristoranti. Ha creato un impero, non c’è altro modo di definirlo. Jamie Oliver però non è riuscito a tenere le redini di questo impero, a giudicare dall’elevato numero di chiusure, è probabile che abbia fatto il passo più lungo della gamba, forse si è espanso troppo in troppo poco tempo.
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Il business di Jamie Oliver dava segni di sofferenza già da tempo, adesso potrebbe essere il punto di non ritorno… Nel 2015 Jamie Oliver aveva chiuso Recipease, una catena di negozi di cucina e gastronomia, nel 2017 è toccato alla catena di ristoranti Union Jacks e alla sua rivista di cucina, nel 2018 ha dovuto chiudere 12 ristoranti con il conseguente licenziamento di 600 persone. Nel frattempo il fatturato di Jamie’s Italian era sceso dell’11 per cento rispetto all’anno precedente e questo era già allora un brutto segno.
Ad agosto Jamie aveva salvato l’azienda dalla bancarotta con un investimento all’ultimo minuto di ben 14,8 milioni di euro, una cifra enorme che purtroppo ha solo tamponato un danno che si è rivelato quasi irreparabile.
Speriamo che l’amministrazione controllata possa salvare qualcosa del grande impero Oliver e che dia almeno ciò che spetta a tutti i dipendenti.
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