Metodo Charmat o Martinotti, quando utilizzarlo e perchè
Anche il metodo Charmat Martinotti rientra nel metodo naturale per ottenere le bollicine. Generalmente viene usato quando si vogliono ottenere spumanti con i profumi varietali delle uve. Le uve più adatte sono il Moscato, la Malvasia ed il Brachetto per le tipologie aromatiche ed il Glera per quelle semiaromatiche. La differenza più evidente rispetto al Metodo Classico consiste nella rapidità del processo produttivo, dove la presa di spuma avviene in autoclave, e tutte le fasi successive alla rifermentazione, compreso l’imbottigliamento, avvengono in condizioni isobariche.
Fu il casalese o villanovese Federico Martinotti (1860-1924), direttore per l’Istituto Sperimentale per l’Enologia di Asti, ad inventare e brevettare nel 1895 il metodo di rifermentazione controllata in grandi recipienti, poi adottato dal francese Charmat che lo brevettò nel 1910. Con questa metodologia si possono ottenere sia spumanti dolci che secchi. Qualora si volesse ottenere uno spumante con sentori più complessi, si può prolungare il contatto con i lieviti, questo metodo è detto Charmat lungo.
Lo schema di produzione segue le seguenti fasi:
– Preparazione del vino base, seguita dal taglio, dalla chiarificazione, dalla refrigerazione e dalla filtrazione.
– Preparazione del lievito, in modo che sia particolarmente attivo e pronto per la rifermentazione.
– Riempimento dell’autoclave, la cui grandezza può raggiungere i 1000 hl. Qui vengono aggiunti lieviti e zuccheri al vino base.
– Rifermentazione in autoclave.
– Travaso isobarico mediante centrifugazioni e filtrazioni, eseguite in condizioni di sovrapressione per evitare perdite di anidrite carbonica, in questo modo il vino viene separato dalle proprie fecce e travasato in una seconda autoclave.
– Refrigerazione ed eventuale chiarificazione, per ottenere stabilità del vino in termini di colore e limpidezza.
– Filtrazione o centrifugazione, sempre seguite da un travaso isobarico.
– Imbottiglaimento isobarico.
– Tappatura alla quale segue un breve periodo di affinamento in bottiglia in condizioni climatiche ideali.
Foto | Alessia
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