Cosa mangiare in Sicilia per apprezzare a pieno le tradizioni locali
La bella Sicilia, è bella e buona anche a tavola: mangiare in Sicilia, infatti, ha il sapore della storia, con le influenze che vanno dalla Magna Grecia, agli arabi, ai giorni nostri. Grosso modo potremo individuare due grandi zone alimentari all’interno della Sicilia: da un lato abbiamo le coste, in cui domina il pesce e dall’altro lato troviamo l’entroterra in cui abbondano legumi, verdure, uova, formaggi e latticini in genere. Non si tratta di una divisione netta, naturalmente, e le due zone hanno in comune, diciamo così, diversi ingredienti come le melanzane, i pomodori (i Pachino), sedano peperoni, broccoli, cavolfiori, piselli, finocchi selvatici.
Se pasta, pane e pizza sono la base comune per i cereali, non dimentichiamo che a Trapani è tradizionale il consumo di cuscus. Una squisita minestra di riso e ceci la troviamo nel messinese; diffuso è anche il gattò di riso (prima lessato e poi cotto al forno con formaggio primosale, melanzane, uova sode e carne tritata). Altri primi gustosi sono la pasta alla Norma (con melanzane fritte e ricotta infornata), pasta con le sarde (a cui si aggiunge finocchietto, uvetta e pinoli); con il pesto alla trapanese (vi rimandiamo alla ricetta dello chef Francesco Cassarino, del ristorante Caravanserraglio di Ragusa che ha svelato i suoi segreti proprio a noi di Gustoblog), la pasta con i broccoli (che in Sicilia, però, sono i cavolfiori). Tradizionali sono gli anelletti del monsù: pasta di piccolo formato, ad anellini, infornata a strati con carne, formaggio, piselli, salsa e ragù. Uno degli ingredienti comuni a molti piatti di pasta è la muddica, pangrattato tostato in padella, che si cosparge sul piatto a mo’ di formaggio.
Tra i vari tipi di pane, squisito è quello ricoperto con semi di sesamo; ma abbiamo anche il cuccidatu a forma di ciambella e la vastedda, pagnotta bassa e larga.
Guardando al pesce, il tonno (fritto, arrosto, in padella, lessato) riveste un ruolo di primo piano e il pesce spada, soprattutto nel messinese. Per la carne, invece, sulle tavole troviamo manzo, capretto, agnello, vitello, maiale: un piatto famoso è il farsumagro o braciolone, cioè vitello o vitellone farcito con uova sode, caciocavallo, salame, uvetta, pinoli.
E vogliamo dimenticare la caponata di melanzane? Queste vengono fritte in padella e poi mescolate con abbondante sedano e pomodori, condite con aceto e olive e lasciate raffreddare.
Note in tutto il mondo sono le sfiziosità: oltre a diverse pizze e pizzette, ricordiamo i celebri arancini di riso, i cazzilli (cioè crocchette di patate), le panelle (frittelle di farina di ceci).
Frutta a volontà (arance, uva, gelsi, fichi d’India) e dolci da lasciare incantati (cassata, pignoccata, nucatoli di Modica, frutta martorana, cannoli, cioccolata di Modica) contribuiscono a lasciare in bocca un indimenticabile sapore di Sicilia.
Foto | Flickr
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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