Dolci natalizi della tradizione umbra: le copete ternane
Fra le ricette pubblicate qualche anno fa in un mio libro figura questa delle copete ternane, consigliatami dalla signora Bruna. Allora non immaginavo che dopo un po’ mi sarei trasferito a vivere proprio in Umbria. La ricette di questo dolce natalizio, pertanto, ha per me un significato particolare, oltre ad un sapore molto buono.
Per una trentina di copete occorrono: 100 g di gherigli di noci spellati, 100 g di mandorle sgusciate e spellate, 100 g di nocciole sgusciate e spellate, 50/60 foglie d’alloro fresche, 700 g di miele, olio d’oliva
Mettete il miele in una pentola e portatelo a ebollizione a fuoco basso. Nel frattempo tritate i gherigli di noce, le mandorle e le nocciole fino a ridurre il tutto in piccoli pezzetti. Quando il miele bolle, abbassate la fiamma e fatelo bollire per circa 20 minuti, finché non si caramelli. Per sapere se è al punto giusto di cottura, prendete pochissimo miele con un cucchiaino e versatelo in un bicchiere con acqua fredda. Se il miele si solidifica subito allora è pronto, altrimenti attendere ancora qualche minuto. Versate l’impasto tritato nel miele e girare il tutto continuando a tenetelo sul fuoco per circa 3 minuti. Rovesciate il contenuto della pentola su un ripiano, precedentemente unto con un po’ d’olio di oliva. Spianate il composto con il mattarello, anch’esso bagnato con olio, fino a raggiungere una pasta alta 3/4 mm. Cospargete il tutto con le foglie d’alloro lavate ed asciugate. Con un coltellino tagliate l’impasto seguendo la forma della foglia d’alloro. Terminate ponendo un’altra foglia d’alloro dal lato opposto.
Prima di consumarlo fatelo riposare almeno 48 ore. Al momento di mangiarlo ricordatevi di togliere le foglie di alloro. Se conservate in un luogo buio e fresco le copete possono durare anche un paio di mesi.
Foto | paPisc
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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