A Rimini premiate le migliori birre artigianali
Si è concluso alle 18 di ieri Sapore Rimini, l’annuale fiera dedicata al beverage e alla ristorazione, uno degli eventi espositivi più grandi europei. All’interno della manifestazione anche Pianeta Birra, un padiglione dedicato alla nascente cultura della birra artigianale, che in questa edizione 2010 ha ospitato oltre 40 birrifici artigianali.
“Seppur ancora un settore di nicchia, la produzione della birra artigianale attira l’interesse di consumatori e distributori, facendo cultura e muovendo economia” affermano i rappresentanti di Unionbirrai, che per l’occasione hanno diffuso i nomi delle etichette vincitrici dei premi di qualità per l’anno 2010.
Il concorso, giunto alla sua 6a edizione, è riservato alle birre artigianali italiane con una produzione inferiore ai 10mila ettoliri. La giuria, formata da esperti internazionali, ha valutato una selezione di 308 tipologie di birra, divise in 11 categorie. “E’ stato un duro e piacevole lavoro – ha affermato durante la premiazione Marco Giannasso, presidente della giuria e responsabile dei corsi di Unionbirrai – dal concorso è emerso che la qualità della birra artigianale prodotta in Italia sta aumentando moltissimo”.
Eletto re dei birrifici italiani per l’anno 2010 è stato il Birrificio del Ducato di Roncole Verdi Busseto (PR). Mentre, le etichette vincitrici delle 11 categorie in concorso sono state: Levante – Birrificio Stalenove (birre a bassa fermentazione minore di 14 plato), Pirinat – Birrificio La birra di Meni (birre a bassa fermentazione maggiore o uguale a 14 plato), Adi – Birricificio Bauscia (birre ad alta fermentazione minore di 12 gradi plato), Terzo Miglio – Birrificio Rurale (birre ad alta fermentazione maggiore di 12 plato e minore di 16 plato), Surfing Hop – Birrificio toccalmatto (birre ad alta fermentazione maggiore o uguale di 14 gradi plato), Xyauyù – Birrificio Baladin (birre ad alto grado zuccherino/alcolico oltre 20 plato), Zingibeer – Birrificio Doppio malto (birre aromatizzate con spezie), 100% farro – Birrificio La Petrognola (birre con altri cereali e amidacei differenti dall’orzo con apporto di altri cereali maggiore o uguale al 20%), Castegna – Birrificio Valscura (birre alle castagne), Filo Forte Oro – Birrificio Pasturana (birre con frutta).
Per i presenti in giro tra gli stand grande curiosità ed assaggi di qualità. Segnalo, per impressione personale dopo le degustazioni, La Birra di Meni e le interessanti e curiose (nonché a tratti “estreme”) sue alte fermentazioni aromatizzate con ciliege, zucca, castagne e miele. Si confermano ottimi prodotti quelli del Birrificio Italiano, del Birrificio Ducato e di Maltus Faber. Ha conquistato nuovamente il mio apprezzamento la Novi Luna del Birrificio Maiella, delicatissima e a basso grado alcolico, e mi ha sorpreso la Italian Strong Ale di Toccalmatto, affinata in botti di grappa, una birra bilanciata e di corpo. In generale, una qualità in crescita, che lascia ben sperare per una diffusione sempre più ampia di questo prodotto italiano.
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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