Filosofia della gastronomia laica, di Nicola Perullo
Ecco un libro che non dovrebbe mancare nella biblioteca culinaria di tutti gli amanti del buon cibo: Filosofia della gastronomia laica. Il gusto come esperienza, edito da Meltemi. Non è un libro di ricette, come si può ben comprendere dal titolo, ma è un saggio sul gusto e sulla gastronomia. Niente di pesante o di campato in aria, comunque. L’autore – Nicola Perullo, docente di Estetica presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cn) – con un linguaggio semplice e al contempo esauriente, parte dall’osservazione diretta per poi condurci sulle vie del piacere culinario:
Questo libro nasce dall’osservazione diretta. La sua “scena primaria” è un atteggiamento al quale presto particolare attenzione da molto tempo: l’espressione del volto delle persone che ordinano brioches o altri dolci per colazione, nei bar, la mattina. Non è quasi mai un atteggiamento neutro. Assai spesso, la mimica facciale esprime un’aspettativa di soddisfacimento di gola, tramite un leggere compiacimento dello sguardo sull’oggetto da mangiare, cui corrisponde un accenno di sorriso gutturale; e talvolta a questa mimica si affianca, in un unico inseparabile momento, un’ombra di senso di colpa, oppure di disagio dietetico, che sempre quello sguardo interlocutorio lascia intravedere. Questo gesto, ordinario e quotidiano, ha catturato il mio interesse.
Ecco un primo pregio importante di questo saggio: essere consapevoli di quel che si mangia e di come lo si mangia (e, non a caso, il sottotitolo del libro è il gusto come esperienza). Essere consapevoli di quello che si mangia, di quello che si prepara, di come lo si prepara è importante tanto quanto il saper dosare bene gli ingredienti per preparare un piatto eccellente.
Il saggio – che si snoda in quattro capitoli (piacere, conoscenza, indifferenza e saggezza) e un’appendice (Degustare altrimenti. Critica estetica della degustazione) – ha un altro innegabile pregio: quello di essere documentatissimo e ricchissimo di citazioni di scrittori, filosofi e gastronomi di tutti i tempi che ben evidenziano come l’arte del gusto sia una sorta di disciplina trasversale che attraversa i vari campi del sapere umano.
Il libro di Nicola Perullo si apre con una frase di Socrate:
Ti pare che un vero filosofo possa curarsi di piacerei come quelli del mangiare e del bere?
A voi scoprire la risposta nelle pagine di questo saggio filosofico-gastronomico.
Nicola Perullo
Filosofia della gastronomia laica. Il gusto come esperienza
Meltemi, Roma 2010
ISBN 978-88-8353-479-9
pp. 167, euro 17,00
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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