Impressioni dal vivo sul Cibus di Parma
Esattamente una settimana fa iniziava il Cibus, storico evento a livello cittadino sicuramente, ma anche nazionale, riguardante un certo tipo di gastronomia. Pur vivendo a Parma da ormai 8 anni, era solo la seconda volta che ci mettevo piede e dopo ben 4 anni. In questo modo ho potuto però fare qualche paragone, e tirare un po’ le somme.
L’impressione generale ed iniziale è stata di sfarzo estremo: stands immensi, a volte su più piani e molto scenografici. Vedi ad esempio la postazione interattiva della Barilla o lo stand-ristorante di Giovanni Rana. Però si leggeva nell’aria anche una freddezza estrema, e vi spiego anche in che senso.
Il Cibus nasce come punto d’incontro tra venditore e potenziali clienti; quest’anno invece gli espositori si rivolgevano in maniera esclusiva a clientela selezionata. E quindi, chi pagava ben 40 euro per pura curiosità gastronomica, veniva ripagato con l’indifferenza più totale. Questa è stata sicuramente la cosa che mi è piaciuta meno! Molti gli ospiti d’eccellenza invece, dal giovane cuoco del Gambero Rosso, Simone Rugiati a Gerry Scotti e via dicendo.
Foto | Flickr
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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