Preparare una perfetta marmellata può essere un gioco da ragazzi: basta seguire alcuni piccoli accorgimenti. Ecco quali sono.

Tra le preparazioni capaci di regalare le più grandi soddisfazioni c’è la marmellata fatta in casa. Cosa c’è di più appagante che vedere trasformarsi della comune frutta – dopo una lunga e paziente cottura – in un composto delizioso perfetto da spalmare sul pane per delle colazioni da campioni?

Fare la marmellata in casa, però, non è semplice come si pensa: può rimanere troppo liquida o, al contrario, può addensarsi troppo diventando immangiabile.

Non solo: il rischio botulino è sempre dietro l’angolo. Non è raro trovare in frigo della marmellata fatta in casa con muffa, andata a male una volta aperta o poco gustosa. Se avete voglia di andare sul sicuro, ecco alcuni trucchi infallibili per ottenere una marmellata così come da ricetta della nonna.

Leggi la ricetta della crostata di marmellata di Marianna Pascarella.

marmellata di albicocche

Scegli con cura la frutta

Forse sarà scontato puntualizzarlo, ma la qualità della materia prima è fondamentale per la buona riuscita della marmellata, di qualsiasi tipo si tratti. Utilizzate solo frutta fresca, priva di imperfezioni e macchie, matura al punto giusto e magari proveniente da agricoltura biologica. Seguire tali accorgimenti assicura di ottenere un sapore unico difficilmente reperibile in prodotti confezionati, per quanto validi essi siano.

Quale dolcificante?

Un ruolo importante nella realizzazione della marmellata home made lo svolge lo zucchero. Oltre a dare la dolcezza dovuta, tale ingrediente scongiura il pericolo che il composto vada presto a male. Funge, infatti, quasi da conservante naturale.

Utilizzate lo zucchero semolato – che è il più comune – o quello di canna, il cui potere dolcificante è appena minore del primo. C’è chi preferisce una marmellata fatta in casa senza zuccheri aggiunti: in questo caso si sfruttano quelli della frutta stessa o magari si aggiunge del succo di uva o di mela.

Scegli l’addensante

Qui la scelta è vasta. Chi preferisce optare per qualcosa di genuino si affida alla cara vecchia mela (con particolare attenzione alla sua buccia). La mela contiene per sua natura pectina, un addensante naturale di sicura efficacia. Potete unirla a pezzetti all’altra frutta o ricavare la pectina in casa facendo bollire per 45 minuti i torsoli e la buccia della mela con succo di limone, quindi filtrare il tutto e farlo ridurre su fiamma bassa per altri 15. Ci sono poi l’agar-agar (che si ottiene dalle alghe rosse), e alcuni preparati industriali in commercio da unire, rispettando le dosi, al composto.

Trucco del piattino

La cottura della marmellata non richiede particolari attenzioni. Una volta giunta a bollore la frutta, si deve far cuocere su fiamma bassa e mescolando spesso, per circa 30 minuti. Il segreto per scoprire quando è pronta? Versatene un cucchiaino raso su un piattino freddo. Inclinatelo e verificatene il comportamento: se fa fatica a scivolare, la vostra marmellata è pronta.

Sterilizza i vasetti

Per scongiurare la possibilità che il botulino faccia la propria comparsa, sarà bene mettere in atto tutte le norme igieniche del caso, ad iniziare dalla sterilizzazione dei vasetti. Lavateli accuratamente (coperchi inclusi) ed asciugateli perfettamente, quindi trasferiteli in forno preriscaldato a 100° per circa 30 minuti. Per farlo velocemente ricorrete, invece, al microonde. La marmellata, una volta aperta, sarà impeccabile.

Crea il sottovuoto

La marmellata va versata nei vasetti quando è ancora calda. Questi devono essere subito chiusi avvitando bene il tappo e capovolti per creare il sottovuoto, che permette di introdurre la risposta alla comune domanda: “Come conservare la marmellata fatta in casa”? Questa va posta in dispensa, in un luogo protetto da raggi di sole e freddo. Quanto dura? Alcuni mesi, se realizzata con le comuni dosi di zucchero, altrimenti un po’ meno.

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ultimo aggiornamento: 08-03-2023