La pera è il frutto dell’albero del pero e appartiene alla famiglia delle rosacee, albero che è originario dell’Asia e che viene coltivato da tre/quattromila anni. La pera ha una caratteristica forma oblunga (periforme, appunto), e la polpa dolce e succosa. La buccia, liscia, può essere gialla, verde o brunastra, mentre le dimensioni variano molto dalla piccola pera Coscia alla massiccia e sferica Passacrassana, alla snella e lunga Abate.

L’Italia è tra i principali produttori mondiali di pere, frutto che è presente sul mercato praticamente tutto l’anno grazie alle diverse varietà a maturazione estiva, autunnale e invernale.

L’Emilia Romagna è la principale produttrice italiana di pere e vanta diverse varietà con marchio IGP.

Proprietà nutrizionali

Le pere sono composte di acqua per l’84% e il 16% restante è composto da zuccheri, carboidrati, proteine, fibre alimentari. Contengono potassio e calcio (che aiutano a mantenere sane le nostre ossa e le nostre articolazioni), sodio, fosforo, magnesio, ferro, fluoro e, in piccolissima percentuale, zinco e rame. Per quel che riguarda le vitamine, nelle pere troviamo la vitamina A, alcune del gruppo B ( B1, B2, B3, B5 e B6 ), la vitamina C, D, K e J.

Le pere sono ipocaloriche – 33kcal ogni 100 grammi – e il loro alto contenuto di fruttosio consente di ottenere maggiore energia e un particolare senso di sazietà

Varietà

Come dicevamo, le varietà delle pere sono su base stagionale. Fra le varietà estive ricordiamo la Coscia e la William (leader per il consumo fresco, per la preparazione di frutta sciroppata e di mostarde, come anche per la produzione industriale di succhi e nettari).

Per quel che riguarda le varietà autunnali, segnaliamo Abate, Conference e Kaiser, mentre alle invernali appartengono la Decana del comizio e la Passacrassana.

Consigli d’uso e curiosità

Le pere non si conservano a lungo e per questo vengono raccolte quasi sempre a maturazione incompleta. Prima di consumarle è necessario attendere che maturino, lasciandole a temperatura ambiente finché la parte superiore non risulti morbida al tatto e il frutto non inizi a profumare: solo allora si potranno gustare in tutta la loro bontà e succosità.

Le pere sono molto presenti nei proverbi. Qualche esempio: “Cadere come una pera cotta” per indicare la dabbenaggine di qualcuno di fronte a un’affermazione o a una proposta ingannevole; “Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere” perché, visto che formaggio e pere stanno benissimo insieme, nel caso in cui il contadino lo venisse a sapere non metterebbe in commercio né le une né le altre.

Non dimentichiamo, poi, che le pere sono presenti anche ne Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi: Pinocchio prima fa lo schizzinoso e mangia solo la polpa di tre pere, poi, vista la fame, mangia anche la buccia e i torsoli!

Ricette suggerite

Cruda o cotta, da sola o in macedonia, la pera è apprezzata da moltissime persone. Si può consumare abbinata ai formaggi o a fine pasto; conosce vari impieghi anche in pasticceria, in dolci al cucchiaio e torte (budini, charlotte, entremets, confetture, gelati, sorbetti ma anche crostate, flab, cartellette), anche se la deperibilità della polpa, che annerisce in fretta, e la sua morbidezza ne limitano un po’ gli usi.

Con le pere si preparano anche ratafià, sidro e, soprattutto, un distillato diffuso in Germania, Svizzerà e Alsazia.

Tra le ricette più celebri con la pera troviamo la Belle-Hélène, semplice e gustosissima. È un dessert a base di pere sciroppate: i frutti, dimezzati e raffreddati, vengono posati su un letto di gelata alla vaniglia, ricoperti di cioccolato fuso e guarniti con panna montata. Il tocco finale è assicurato da una spolverata di mandorle tritate.

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ultimo aggiornamento: 02-05-2014